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Come richiedere il reddito alimentare? Procedura e chi ne ha diritto

È partito un esperimento molto importante in alcune città italiane, che prende il nome di bonus del reddito alimentare. Vediamo di cosa si tratta.

La misura messa in campo dal governo viene inquadrata in quelle progettate per aiutare i nuclei familiari in difficoltà con il caro prezzi. Infatti ha lo scopo di aiutare con la spesa di tutti i giorni, vediamo chi può farne richiesta.

Cosa è il bonus del reddito alimentare

Come tutti i bonus, anche quello del reddito alimentare comporta dei requisiti di accesso. La misura è stata pensata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed è una prima sperimentazione per capire fattibilità e risposta dei cittadini.

Tale prova durerà 3 anni e in questo lasso di tempo aiuterà tante famiglie che trovano difficoltà con la spesa di tutti i giorni. Infatti, il sostegno consiste nel distribuire gratuitamente prodotti alimentari invenduti o che comunque sono inadatti alla vendita.

Cibo
Bonus reddito alimentare requisiti – Diarionews.it

Nel portale ufficiale del Ministero troviamo le indicazioni per aderire al progetto ma questa iniziativa non è destinata a tutto il Paese. Sempre sul sito, troviamo la lista dei Comuni interessati dalla misura, ovvero: Genova, Napoli, Firenze e Palermo. Dunque, una città in rappresentanza di ogni area d’Italia (nord, centro, sud e isole).

Il test ha lo scopo di vedere la risposta delle persone e quantificarla differenziandola in base alle aree. Ma quali sono i requisiti e in cosa consiste materialmente il bonus del reddito alimentare?

I requisiti per accedere

Il bonus può essere richiesto fino al 31 marzo del 2024 ed è legato al Fondo per la sperimentazione del reddito alimentare, che ha stanziato oltre 1 milione di euro per il 2023 e 2 milioni per l’anno in corso. L’obiettivo è donare cibo a chi ne ha bisogno.

Gli alimenti in questione provengono dalla Gdo e si stima che arriveranno a una platea di circa 3 milioni di persone che vivono i condizioni di estrema povertà. Questi beneficiari sono stati individuati attraverso degli elenchi compilati dalle organizzazioni del terzo settore che operano sul territorio ma hanno partecipato anche gli enti locali coinvolti nel Fondo europeo destinato ai bisognosi. Inoltre, i servizi sociali territoriali possono segnalare chi ritengono idoneo al beneficio.

Saranno i Comuni coinvolti nell’iniziativa a dover presentare il progetto al ministero entro al fine di marzo. Se la sperimentazione darà esito positivo, il progetto verrà esteso in tutta Italia.

Materialmente, la misura consiste nel donare gratuitamente ciò che non può essere venduto per vari motivi, ad esempio perché prossimo alla scadenza o con confezione rovinata. Ecco quindi che il sostegno soddisfa anche la necessità di limitare lo spreco di cibo nei supermercati.

I pacchi contenenti le scorte di cibo potranno essere prenotati tramite un’app per smartphone e ritirati nei punti indicati dal proprio Comune. Per presentare domanda, bisogna inoltrare la richiesta a supporto.redditoalimentare@lavoro.gov.it, dopo aver effettuato il login al portale Servizio Lavoro.

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