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Quanto gli italiani guardano la tv in streaming?

Ma quante ore gli italiani passano a guardare le piattaforme streaming? La tematica centrale attorno a cui ruota DiarioNews è l’intrattenimento online e quindi anche il mondo delle piattaforme streaming, tutte quelle realtà che hanno rivoluzionato il modo di guardare la TV, permettendoci di accedere a un’enorme varietà di contenuti ad ogni ora della giornata. Proprio per questo vogliamo condividere con i nostri lettori un interessante report stilato dall’AGCOM sulla situazione dello streaming in Italia.

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L’osservatorio dell’AGCOM

L’ente di regolamentazione delle comunicazioni in Italia, noto come Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha recentemente svelato un’analisi dettagliata che mette in luce le tendenze dello streaming nel nostro Paese relativo all’ultimo trimestre del 2022. Questa analisi copre un’ampia gamma di settori delle comunicazioni, tra cui telefonia fissa e mobile, piattaforme digitali, spedizioni, e i settori televisivo ed editoriale (qui il report completo).

Come anticipato, il nostro focus sarà sul mondo dello streaming, per vedere come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, Dazn e Now hanno terminato l’anno.

Nel 2022, le tendenze generali per le piattaforme di streaming a pagamento sono rimaste stabili, con poche eccezioni. L’AGCOM ha registrato 15,9 milioni di utenti unici mensili a gennaio, con un picco di 16 milioni ad agosto. La tendenza in crescita non si è consolidata e l’anno si è concluso con 14,924 milioni di utenti a dicembre. Nonostante una leggera flessione, il settore ha comunque mostrato una crescita rispetto al periodo pre-pandemia, con 12,7 milioni di utenti a dicembre 2019.

Durante gli anni della pandemia, le persone hanno trascorso più tempo a casa, e di conseguenza le piattaforme di streaming hanno visto un aumento significativo dell’uso. Tuttavia, nel 2022, nonostante l’incremento degli utenti, solo Dazn ha registrato una leggera flessione, passando da una media di 2,4 a 2,3 milioni di utenti unici mensili. Al contrario, Netflix, Prime Video e Disney+ hanno visto un aumento, mentre Now è rimasto stabile.

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Netflix domina ma cresce di meno (e calano anche le ore di streaming)

Netflix continua a essere la piattaforma di streaming più amata in Italia, ma la crescita in termini di utenti non è stata entusiasmante, attestandosi da da 8,7 milioni di utenti unici mensili nel 2021 a 8,9 milioni nel 2022.

Amazon Prime Video ha fatto un salto significativo, passando da 6 milioni di utenti unici mensili nel 2021 a 6,5 milioni nel 2022. Ma quella che ha registrato l’incremento maggiore è stata Disney+, passando da 2,6 milioni di utenti unici mensili nel 2021 a 3,5 milioni nel 2022.

Ma questi utenti guardano effettivamente i contenuti? E per quanto tempo? Il report dell’AGCOM tiene conto anche di questo aspetto. Nonostante la crescita di Netflix in termini di utenti attivi mensili tra il 2021 e il 2022, il tempo speso dagli utenti sulla piattaforma è diminuito.

A dicembre 2022, il tempo trascorso sui siti e sulle app delle piattaforme di streaming a pagamento ha appena superato le 36 milioni di ore, rispetto alle 47 milioni di dicembre 2021.

Conclusioni

A conti fatti il 2022 è stato un anno di crescita per le piattaforme streaming in Italia, segno che ormai il settore è fortemente radicato nelle abitudini di tutti noi ed ha saputo resistere a molte difficoltà. La particolare situazione post pandemia, unita al conflitto russo-ucraino e all’inflazione, ha portato un generale aumento dei costi in ogni ambito.

Molti abbonamenti hanno subito degli aumenti, la tendenza è quella di diminuire la quantità di contenuti presenti sulle piattaforme e puntare sulla qualità (o comunque investire sulle cose che funzionano). Molte serie non sono state rinnovate per una seconda stagione, Netflix ha introdotto il suo piano con la pubblicità (a breve lo farà anche Disney+) e tra poco effettuerà una stretta sul fenomeno della condivisione degli account.

Insomma, vedremo come evolverà la situazione, ma una cosa è sicura: sarà interessante assistere allo sviluppo di questo settore, sempre più competitivo, nel corso del 2023. E noi saremo qui per raccontarvelo.

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